[estratti dal discorso tenuto da André Stern in occasione del tributo ad Arno Stern presso La Sorbonne, Parigi, 9 settembre 2019]
« Proprio come Newton creò uno strumento e scoprì una scienza, Arno Stern è sia lo scopritore di un nuovo campo scientifico che l’inventore dello strumento in cui è possibile vedere apparire questa manifestazione finora sconosciuta. E proprio come la scoperta delle leggi di gravità e l’invenzione del telescopio hanno modificato profondamente la nostra comprensione dell’universo, lo sviluppo di Le Closlieu e la scoperta della Formulazione stanno cambiando completamente il modo in cui affrontiamo l’educazione, l’infanzia e, più in generale, la nostra condizione umana.
Sarebbe inutile cercare di inserire Arno Stern e il suo lavoro in un’unica corrente di pensiero, perché non vi rientra, e per una buona ragione: è il fondatore, quasi inconsapevole – e senza alcuna intenzione di farlo – di una nuova corrente di pensiero.
Ciò che la scienza dice oggi sull’infinito potenziale di cui i programmi genetici devono dotarci, nella loro ignoranza dei tempi e dell’ambiente che saranno nostri, Arno Stern non solo l’ha notato prima del tempo, ma ha anche reso possibile che questa dimensione del bambino diventasse tangibile, palpabile e visibile a tutti.
In 70 anni di lavoro solitario, ha raccolto 500.000 documenti, osservandoli tutti senza secondi fini e senza i pregiudizi e i condizionamenti di tutti coloro che lo hanno preceduto. Si trova ciò che si cerca, sia che si tratti di un artista o di un medico. Arno Stern non stava cercando nulla. Ha visto l’emergere della traccia umana quando è veramente spontanea. Sia nella sua Closlieu parigina che, successivamente, tra le popolazioni remote e incontaminate che ha visitato per farle rintracciare per la prima volta.
In questi 500.000 documenti, ci sono migliaia di esempi delle prime figure disegnate dall’uomo, immutabilmente, secondo gli stessi processi, le stesse occorrenze, le stesse cronologie, di cui Arno Stern ha redatto una tabella schematica completa e sempre verificabile.
Tra questi 500.000 documenti ci sono le evoluzioni di decine di bambini che hanno iniziato a tracciare fin dalla prima infanzia e non hanno mai smesso, né nell’adolescenza né nell’età adulta. Tali sviluppi sono inediti, perché l’atto di disegnare era, fino a quel momento, solo episodico e aneddotico. Chi, a parte Arno Stern, ha una documentazione così coerente, settimanale e impeccabile degli sviluppi nel corso di decenni?